B. R, Johnson, Honey bee biology. With a foreword by T. D. Seeley, Princeton University Press, 2023

Trattati generali sulla biologia delle api sono pubblicati molto raramente. In italiano non sembrano esserecene (se non qualche capitolo nel manuale di Contessi), in francese c'è il Traité de biologie de l’abeille edito da Rémy Chauvin (5 volumi; Paris : Masson, 1968-) seguito da Les abeille : biologie et comportement di Daniele Quendolo (Paris: Éditions Frison-Roche, 2016). In lingua inglese, bisogna risalire a The biology of the honey bee di Marx Winston (1987), e prima ancora a Ronal Ribband's The behavior and social life of honey bees (1953). Nei decenni tra l'uno e l'altro di questi volumi, la ricerca non solo ha proceduto a passi da gigante, ma il centro di interesse della scienza biologia è mutato radicalmente, e con esso gli approcci dei biologi. L'ottimo libro di Winston, ancora usato come testo di riferimento nei corsi universitari ma anche da molti apicoltori anglofoni, aveva ormai bisogno di essere aggiornato. Un'impresa titanica, affrontata con competenza (e coraggio) da Brian R. Johnson, che ha prodotto un manuale dal semplice titolo Honey bee biology che restituisce una visione generale della biologia delle api completata con riferimenti alla letteratura più recente.

I temi su cui il volume ci aggiorna, con le sue 350 pagine di testo e 120 pagine di bibliografia, copre uno spettro estremamente vasto: sistematica e filogenetica, anatomia a fisiologia, genetica, neurobilogia, la riproduzione, la storia evolutiva, il nido, la divisione del lavoro, la comunicazione e i processi decisionali collettivi, i segnali chimici, l'immunità sociale e individuale, malattie e parassiti, i pesticidi e il ruolo delle api come impollinatori nomadi. 

Il libro (ci spiega l'autore), è stato scritto pensando alla comunità di biologi e ricercatori. Tuttavia, Johnson ritiene che buona parte del volume sia comunque fruibile anche dagli apicoltori, con l'eccezione delle parti più tecniche sulla biologia molecolare e la genetica. Si tratta certamente un'opera da tenere a portata di mano, come minimo per le consultazioni rapide e per i ricchi riferimenti bibliografici che riflettono i vari punti di vista sui temi discussi.

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