Conservazione dei telai da nido

  • marco beltrametti
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1 Anno 1 Mese fa #7 da marco beltrametti
Conservazione dei telai da nido è stato creato da marco beltrametti
Conservo per eventuali riutilizzi dei telai da nido interessanti (non datati e privi di covata) in un contenitore chiuso.
Ispeziono questi telai da primavere all’autunno e tratto contro la tarma della cera con sistemi diversi.
Ho iniziato con l’anidride solforosa: mi è stato sconsigliato.
Sono passato alla tavolette di zolfo: mi è stato sconsigliato.
Da poco sono passato all’ozono ma vedo che le tarme sopravvivono (emissione di ozono per 60 minuti nel contenitore da  80/100 litri).
Avete suggerimenti interessanti?

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1 Anno 1 Mese fa - 1 Anno 1 Mese fa #9 da daniele_besomi
Risposta da daniele_besomi al topic Conservazione dei telai da nido
Quello della conservazione dei telai da nido è un problema annoso. Le camole (grandi e piccole) fanno il loro mestiere: mangiano tutto e riducono in poltiglia. In natura è una funzione importante: la cera è infatti un ricettacolo di batteri, virus e patogeni vari, per cui occorre chiedersi in quale misura abbia senso provare a conservare de vecchi telai, quantomeno se non si pensa anche a una disinfezione. Idealmente, per disinfettare occorrerebbero i raggi gamma, che tuttavia per noi residenti della svizzera italiana non sono un'opzione.

La cosa più vicina al piano B, pur senza essere una panacea, è l'ozono, che grazie al suo potere ossidante è un ottimo disinfettante (viene regolarmente usato dall'industria alimentare per controllare il diffondersi di spore di muffe e simili), ed essendo gassoso può penetrare negli alveoli. Va tuttavia ricordato che rimane in superficie e non può penetrare all'interno della cera. Non lascia residui e non pone rischi per l'ambiente, in quanto si degrada rapidamente in ossigeno —ed è proprio questo ad esercitare l'effetto ossidante. Due articoli ne propongono l'uso, anche per tenere a bada le tarme della cera: R. R. James, "Potential of Ozone as a Fumigant to Control Pests in Honey Bee (Hymenoptera: Apidae) Hives," Journal of Economic Entomology 104(2), 353-359, (1 April 2011).  doi.org/10.1603/EC10385  ; e Rosa María Licón Luna, "Heat and Ozone Use in Beekeeping Practices", Bee World 96:1, 29019, pp. 19-23, doi.org/10.1080/0005772X.2018.1552492 . Poiché nessuno dei due è di pubblico accesso, e visto il potenziale dell'ozono anche per applicazioni pratiche alla portata degli apicoltori, ne riassumo le conclusioni in un articolo , riportando le indicazioni di dosaggio e di tempistica, e aggiungendo qualche considerazione generale.
Ultima Modifica 1 Anno 1 Mese fa da daniele_besomi.
I seguenti utenti hanno detto grazie : marco beltrametti

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